Li chiamavano «monaci», per via delle larghe tute mimetiche che indossavano, sotto le quali nascondevano cinte e bastoni.
Vere e proprie squadre di punizione che agivano in silenzio e molto spesso di notte, per colpire i detenuti del carcere di Sulmona. La scioccante rivelazione è stata fatta questa mattina da un collaboratore di giustizia, sottoposto a regime di protezione rinchiuso nel carcere di Torino, dove sta scontando l’ergastolo, chiamato a testimoniare in un processo in cui è imputato Francesco Sciarrotta, agente di Continue reading