L’Associazione per la difesa del servizio pubblico del Canton Ticino protesta per la decisione del Parlamento ticinese di concedere la privatizzazione parziale della sorveglianza all’interno del carcere.
L’Associazione aveva invitato il Gran consiglio a respingere questa proposta poichè si tratta di compiti istituzionali che non possono essere delegati a ditte private. L’uso di mezzi coercitivi deve essere prerogativa di agenti pubblici chiamati a ripondere all’Autorità politica.
Permettere a ditte private di assumere compiti, seppur in via eccezionale, all’interno del carcere stesso costituisce un pericolo grave per il funzionamento del Continue reading