Carcere Foggia, detenuto esperto di arti marziali manda 5 agenti in ospedale

Clamorosa aggressione nel carcere di Foggia. Ben cinque gli agenti di polizia penitenziaria finiti all’ospedale per colpa del detenuto B.N. nato a Foggia nel ’69. Tra i feriti (trauma cranico per uno di loro) anche un ispettore, vittima dell’ira del carcerato, esperto di arti marziali, dietro le sbarre a scontare una condanna definita (scadenza 2021) per reati contro la persona, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento e possesso di armi. Tra gli agenti che hanno riportato tutti dai 3 ai 5 giorni di prognosi, c’è anche un poliziotto che non meno di un anno fa venne picchiato da altro detenuto riportando lesioni alla testa. La furia di B.N. si è scatenata per futili motivi. L’uomo sbraitava avanzando richieste improbabili come pretendere una doccia in più rispetto agli altri. Gli agenti non hanno assecondato le richieste invitandolo ad attenersi al regolamento ma a quel punto il detenuto è passato all’azione colpendo con calci e pugni le sue vittime, ignare che l’uomo fosse esperto di arti marziali. In seguito soltanto l’intervento dei rinforzi ha placato il detenuto. Un episodio increscioso, a pochi giorni da un’altra aggressione sempre nello stesso carcere. Ma ormai di questi casi si è perso il conto.

“Cinque padri di famiglia aggrediti” – il commento del CO.S.P., coordinamento sindacale penitenziario. Il detenuto era in cella nel nuovo complesso del carcere di Foggia con altri 100 detenuti. “Ennesimo episodio di violenza inaudita in un carcere – il commento del CO.S.P. -. I criminali sono ormai padroni contro le scarse risorse umane della polizia penitenziaria. Scenario ancora una volta il carcere foggiano con i suoi 576 detenuti nonostante la capienza non vada oltre 350. Un carcere dove manca un secondo direttore, due altri funzionari rispetto a quelli in servizio e almeno 80 uomini e 15 donne nella polizia penitenziaria. Si naviga sotto organico con turni massacranti e numerosi problemi, dalla mensa al vestiario. Per non parlare del mancato rinnovo dei contratti da ben 8 anni”.

Il prossimo 27 aprile il sindacato scenderà in piazza Montecitorio per protestare contro la situazione di assoluto allarme nella quale versano le carceri italiane. In Puglia, ad esempio, c’è un tasso di sovraffollamento dell’85%. A Foggia è addirittura del 100%

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