Agente colpito da detenuto finisce all’ospedale

cordatesaUn assistente di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto, questa mattina, nel carcere di Torino. A riferirlo è il sindacato Sappe.

Il fatto è avvenuto presso la VII Sezione detentiva A, sezione psichiatrica denominata «Sestante»: un detenuto francese di 23 anni, in carcere per furto, ha colpito con un violento pugno l’agente che è caduto, procurandosi anche lesioni alla mano.

«Questa aggressione – dichiara Donato Capece, segretario generale del Sappe – ci preoccupa. La carenza di personale di polizia penitenziaria e il costante sovraffollamento della struttura di Torino sono temi che si dibattono da tempo, senza soluzione, e sono concause di questi tragici episodi».

«Spesso, come a Torino, – continua Capece – il personale deve gestire all’interno delle nostre carceri moltissime situazioni di disagio sociale e di tensione, 24 ore su 24, 365 giorni all’anno. Il Dap (dipartimento di amministrazione penitenziaria, ndr) pensa alle favole, alla vigilanza dinamica ed all’autogestione dei detenuti: ma le tensioni in carcere crescono in maniera rapida e preoccupante».

Il segretario generale del Sappe mette l’accento sul rapporto tra detenuti e malattie mentali: «ne soffre – spiega – uno su tre. Sul totale della popolazione carceraria (circa 66 mila unità) sono quindi 20 mila quelli che convivono con una patologia psichiatrica».

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