VITERBO – E’ stato arrestato mentre tentava la fuga l’ex poliziotto di Tarquinia di 37 anni, N.V., finito in carcere nel 2003 per pedofilia. La condanna a 7 anni di reclusione che gli era stata inflitta in primo e secondo grado, nei giorni scorsi, è stata confermata dalla Corte di Cassazione. L’uomo, che ha già trascorso 3 anni e 2 mesi in carcerazione preventiva, quindi, deve scontare una pena residua di 4 anni e 10 mesi. Pena che gli è stata inflitta perché aveva adescato alcune minorenni in chat e le aveva convinte a spogliarsi davanti alla webcam. Intanto lui le filmava e poi immetteva le immagini in un circuito di pedopornografia scoperto e smantellato dalla polizia postale di Modena. Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Civitavecchia, emerse anche che l’uomo aveva incontrato personalmente alcune minorenni e, dopo averle portate in un albergo, avrebbe tentato di abusare di loro, senza però riuscirci.
Il trentasettenne è stato bloccato sull’Aurelia dai carabinieri di Civitavecchia mentre era in auto con la compagna e aveva stipato nel portabagagli numerose valigie. Ai militari che lo hanno ammanettato ha detto che si stava recando a costituirsi. Ma il sospetto è che, avendo saputo che la sua pena era diventata definitiva, stesse cercando di far perdere le proprie tracce, probabilmente all’estero. Ad indurre N.V a tentare la fuga, oltre ai 4 anni e 10 mesi di carcere da scontare, secondo i carabinieri, potrebbe esserci anche il fatto che l’uomo rischia un’altra pesante condanna. L’anno scorso, infatti, è stato denunciato da una ragazzina di 13 anni conosciuta in chat chiedendole di filmarsi nuda, mentre si toccava, e di inviargli le immagini.
Anche l’inchiesta da cui è scaturita la condanna definitiva era stata innescata dalla denuncia di un’altra minorenne di Modena, che era stata tempestata da richieste di incontri sessuali. La polizia risalì così al altre numerose vittime del pedofilo, alcune delle quali identificate attraverso i filmati erotici che aveva realizzato. Nella sua abitazione, durante una perquisizione fu trovata una grande quantità di materiale pedopornografico.
Ora è stato rinchiuso nel carcere di Civitavecchia. Sono in corso accertamenti sul ruolo della compagna nel tentativo di fuga.