 E’ morto stamattina all’ospedale di Asti, dove era piantonato da alcuni giorni per problemi cardiaci, il boss della ‘ndrangheta torinese Giovanni Iaria, 65 anni. Era in carcere, ad Asti, dallo scorso ottobre, dopo la condanna con rito abbreviato a 7 anni e 4 mesi per associazione per delinquere e voto di scambio nell’ambito del processo Minotauro. Di origini calabresi, Iaria era stato mandato al confino a Cuorgnè, dove negli anni 80 era stato consigliere comunale e assessore.
E’ morto stamattina all’ospedale di Asti, dove era piantonato da alcuni giorni per problemi cardiaci, il boss della ‘ndrangheta torinese Giovanni Iaria, 65 anni. Era in carcere, ad Asti, dallo scorso ottobre, dopo la condanna con rito abbreviato a 7 anni e 4 mesi per associazione per delinquere e voto di scambio nell’ambito del processo Minotauro. Di origini calabresi, Iaria era stato mandato al confino a Cuorgnè, dove negli anni 80 era stato consigliere comunale e assessore.
Iari, secondo gli inquirenti, era affiliato alla ‘ndrangheta almeno dal 1997, partecipe della ‘società maggiore’ con la dote di ‘padrino’. Il suo nome compare nelle carte del maxi processo sulla presenza della ‘ndrangheta in provincia di Torino, che ha portato all’arresto complessivo di 145 persone.
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