L’iniziativa scatena una mezza rivolta in un carcere di Kinshasa (ASCA) – Roma, 3 nov 2014 – Niente televisione per paura che i detenuti imitino cio’ che e’ appena successo in Burkina Faso, dove la rivoluzione ha costretto alle dimissioni del Presidente. E’ successo in un carcere di Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, dove alcuni agenti hanno confiscato le tv nelle celle per impedire che i carcerati seguissero le notizie provenienti dal Burkina Faso. La vicenda e’ stata riferita all’AFP da un detenuto, che ha raccontato come i funzionari della prigione abbiano incontrato una feroce resistenza quando hanno cercato di fare altrettanto nei bracci del carcere dove erano rinchiusi i detenuti piu’ pericolosi e i condannati a morte. Secondo il testimone, la cui versione e’ stata confermata anche da un avvocato di un altro detenuto, la tensione che il sequestro ha provocato all’interno della struttura carceraria ha costretto l’amministrazione penitenziaria a restituire anche i televisori gia’ sequestrati. Un responsabile del Ministero della Giustizia congolese ha detto che non si e’ trattato di una direttiva governativa. La RDC si appresta a celebrare un lungo ciclo di elezioni che terminera’ nel 2016 con le presidenziali. Il capo di stato Joseph Kabila, al potere dal 2001, non potrebbe concorrere per un terzo mandato secondo l’attuale ordinamento costituzionale. Ma le opposizioni sospettano che queste norme verranno modificate e hanno cominciato a fare appello ai congolesi affinché si ribellino come i burkinabe’.