Un’aggressione assurda, immotivata, indice del clima di tensione presente in carcere. Sempre crescente e difficile da controllare Alla casa circondariale di Lecce (Borgo San Nicola) due agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti la scorsa notte da un detenuto. Ad una prima ricostruzione dei fatti l’uomo, recluso nel carcere leccese da un mese, stava rientrando in cella nel suo reparto dopo un colloquio quando si è improvvisamente divincolato e, inspiegabilmente, ha colpito l’agente che lo accompagnava con una testata. Si è poi scagliato su un altro agente giunto in soccorso del collega, procurandogli una forte contusione alla schiena. Le due guardie sono dovute ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso all’ospedale Vito Fazzi di Lecce, ma le loro condizioni, fortunatamente, non sono preoccupanti.
“L’episodio è la conferma della situazione penitenziaria sempre più incandescente. Non lo scopriamo oggi, ma lo andiamo denunciando da diversi mesi”, confida il segretario provinciale Osapp (Organizzazione sindacale autonomo polizia penitenziaria) Ruggiero Damato. “Se le manifestazioni di protesta dei detenuti si ripetono con frequenza quotidiana, questo accade nella più silente indifferenza. Inaccettabile: le istituzioni e il mondo della politica devono fare la loro parte, non possono restare ancora inermi, ma devono agire concretamente” conclude il suo pensiero, che deve trovare larga condivisione.