CordaTesa in solidarietà col prigioniero anarchico Manuel

Manuel, un compagno anarchico bresciano, è stato condannato il 22 novembre a 3 anni e 2 mesi in primo grado. Le accuse a suo carico sono di procurata inosservanza della pena e favoreggiamento per essere stato solidale con Juan, un altro compagno anarchico, nel periodo in cui è fuggito alla repressione. Manuel è in carcere da 6 mesi, e dallo scorso giugno è recluso nel carcere di Monza. A Manuel sono stati rifiutati più volte gli arresti domiciliari con la motivazione della solidarietà ricevuta dalla sua famiglia e dai suoi affetti nel luogo in cui vive.

Non ci stupisce di certo la decisione dei giudici, ma sicuramente rafforza quello in cui crediamo. Se è vero che l’intento della repressione è punire e isolare i nemici dello stato, di tagliare i legami tra chi lotta e si organizza per combatterlo, il trattamento dedicato a Manuel ci conferma ancora una volta che la solidarietà è una delle armi che abbiamo. Nei prossimi giorni il giudice deciderà se fargli attendere il definitivo in carcere o ai domiciliari, e tra un mese avremo anche le motivazioni della sentenza.

Solidali con Manuel e tutti-e I-le compagni-e colpiti dalla repressione per un mondo senza galere

Cordatesa anticarceraria Monza


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