Gli uomini del nucleo investigativo della polizia penitenziaria della Lombardia hanno arrestato uno degli agenti carcerari di San Vittore accusati dalla procura di Milano del pestaggio del 50enne tunisino Ismail Ltaief, detenuto a Milano per tentato omicidio, che sarebbe avvenuto per ‘punire’ l’uomo che nel 2011, quando era in cella a Velletri, aveva denunciato altri agenti per furti in mensa e percosse. Pestaggio che avrebbe avuto anche lo scopo di impedirgli di testimoniare in aula nel processo ‘bis’ in corso davanti al tribunale della cittadina laziale sulla vicenda delle ruberie.
L’ordinanza è stata firmata dal gip Chiara Valori su richiesta del pm milanese Leonardo Lesti. L’agente, che dal paese di origine in Puglia, dove è stato arrestato e dove si trovava in ferie, verrà trasferito nella sezione ‘protetti’ del carcere di Pavia, risponde di intralcio alla giustizia e falso.
La misura della custodia cautelare nei suoi confronti è stata emessa per via di presunti comportamenti intimidatori che avrebbe tenuto fino ai primi di novembre nei confronti di uno dei compagni di cella di Ltaief, un sudamericano di 30 anni, per costringerlo a non presentarsi davanti al giudice Valori per deporre come teste nel corso dell’incidente probatorio avvenuto un paio di settimane fa per ‘cristallizzare’ le asserite vessazioni e botte denunciate dal tunisino mentre si trovava a San Vittore.