Al Ferrante Aporti di Torino ormai è un massacro, secondo la Segreteria Regionale della FNS CISL Piemonte – che continua – ogni fine settimana all’interno del carcere sembra un campo di battaglia con feriti e contusi.
Qualche settimana fa abbiamo denunciato l’aggressione di un collega con un oggetto contundente è una prognosi di 20 giorni, nella giornata di ieri, domenica 12 novembre, invece, un altro ha preso una gomitata in pieno volto e dovrà assentarsi anche lui dal lavoro per almeno 20 giorni, sempre a seguito di un’aggressione e sempre da parte di un detenuto maggiorenne di nazionalità egiziana, che come al solito pretendeva di non rientrare più in cella dopo aver effettuato le attività.
Il colmo è, che questo malcapitato collega, era stato chiamato dal riposo per rimpiazzare un altro agente assentatosi a sua volta perché aggredito sempre dal medesimo detenuto, il quale inspiegabilmente continua a soggiornare nel carcere torinese, anziché essere trasferito da Roma in un altro Istituto del nord, come normalmente avviene nei casi di disordine interno. La situazione sta velocemente precipitando, nonostante il dirigente del centro giustizia del piemonte continui a chiedere aiuto a Roma, il dipartimento di giustizia minorile invece non ha ancora inviato né un direttore e neanche un comandante in pianta stabile.
Le promesse da marinaio ormai hanno le gambe corte ed al Ferrante Aporti il personale ha sempre più paura di andare a lavoro. In attesa dei rinforzi il Natale si avvicina e le festività all’ex carcere minorile non sono più di buon auspicio.