TRIESTE, 8 OTT – Un detenuto ventiduenne italiano del carcere di Udine ha aggredito un agente di Polizia penitenziaria. L’episodio, avvenuto nella serata del 6 ottobre, è stato reso noto oggi dal segretario regionale del sindacato Sappe, Giovanni Altomare.
Venerdì sera, dopo aver danneggiato nuovamente due celle, è andato in escandescenze minacciando e aggredendo fisicamente sei Agenti di Polizia Penitenziaria, uno dei quali è stato afferrato al collo e colpito al volto, riportando una contrattura para vertebrale, labbro gonfio ed escoriazioni al collo, con prognosi di sette giorni. E’ stata emanata una disposizione interna che vieta la custodia da parte del detenuto dell’accendino, che per fumare una sigaretta, deve farsela accendere dal personale.
“Tutto ciò è inconcepibile – commenta Altomare – Ci si auspica la sanzione disciplinare nei confronti del detenuto sia esemplare, valutando che venga allontanato dall’Istituto di Udine, magari in qualche Istituto della Sardegna, dove ci sono nuovi posti detentivi”. (ANSA)
08/10/2017
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