Paura in carcere di Teramo, detenuto sieropositivo ferisce agente e gli sputa addosso sangue

Un agente della polizia penitenziaria in servizio presso il carcere di Teramo rischia il contagio da Hiv. Un altro, invece, ha rimediato un pugno in pieno volto. E’ il bilancio di un’aggressione avvenuta nella giornata di domenica nella casa circondariale di Castrogno, quando un detenuto psichiatrico ha tentato il suicidio tagliandosi le vene dei polsi con un vetro mandato in frantumi ed aggredito poi gli agenti intervenuti per calmarlo. L’uomo, un 52enne arrivato dal Lazio in virtù dell’accorpamento con il provveditorato abruzzese, è adesso ricoverato al Mazzini di Teramo, mentre gli agenti si sono sottoposti nelle scorse ore a dei test per verificare se contagiati da Hiv.

Il detenuto in questione, infatti, è tossicodipendente e mentre colpiva con un pugno al volto un ispettore, riusciva anche a ferire con il vetro l’altro agente intervenuto in ausilio, sputando e perdendo sangue. Per l’ispettore in questione, a quanto appreso, i test hanno già dato esito negativo. L’altro poliziotto invece necessita di riscontri più approfonditi per escludere il contagio. A ricostruire la vicenda sono stati il vice segretario Uilpa Polizia Penitenziaria Abruzzo, Mauro Nardella, ed il segretario provinciale del Sappe, Giuseppe Pallini. «Questa è una conseguenza dell’aver disposto la detenzione di soggetti con disturbi mentali insieme agli altri – dice Nardella – A tutto ciò si unisce il sovraffollamento delle carceri abruzzesi e la riduzione negli organici di polizia penitenziaria».

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