Pugno in pieno volto. Ne avrà per otto giorni, tanti quanti gliene hanno diagnosticati al pronto soccorso del San Matteo, l’agente della penitenziaria vittima dell’ennesima aggressione verificatesi nel carcere di Maiano.
Recidivo Autore dell’episodio un ergastolano di origine campane che nell’ultimo anno si è scagliato due volte contro ispettori in servizio nella casa di reclusione, tanto che era sottoposto a una particolare sorveglianza. E non a caso, giovedì, per accompagnarlo il personale aveva adottato particolari precauzioni, onde evitare nuovi aggressioni che, però, si sono comunque verificate.
L’aggressione Stando alla ricostruzione dei fatti fornita dalla Fns-Cisl, il recluso avrebbe, prima, colpito alle spalle l’agente e, poi, gli avrebbe assestato un pugno in pieno volto, costategli un vistoso ematoma allo zigomo destro. L’ispettore è stato subito accompagnato in ospedale per gli accertamenti del caso, conclusi i quali i sanitari hanno diagnosticato otto giorni di prognosi.
Mai punito Trattandosi, come detto, di un soggetto recidivi la sigla sindacale stigmatizza la mancata adozione, da parte dell’amministrazione centrale, dei provvedimenti previsti e richiesti dalla direzione del penitenziario spoletino, tra tutti il trasferimento. Alla rabbia della Cisl, si somma quella del Sappe che, però, loda la professionalità e la determinazione del nuovo direttore Luca Sardella e del nuovo comandante Marco Piersigilli.