diffondiamo da contromaelstrom
È avvenuto il 21 agosto nella cella di sicurezza dell’ufficio di polizia di frontiera dell’aeroporto di Fiumicino
Pol-1Un uomo algerino, Abdelhak Halilat, è stato arrestato dalla Polaria, il corpo di polizia incaricato della “sicurezza” – (ma sicurezza di chi? Non certo degli immigrati!) nell’aeroporto, per aver cercato di entrare nel territorio italiano senza avere i permessi necessari.
Il pestaggio, del tutto gratuito, è stato filmato dalla telecamera posta sul soffitto della cella di sicurezza, e ha permesso al Gip di incriminare i due finanzieri responsabili G.C. e L.F. e sospenderli dal servizio per due mesi.
Secondo quanto ricostruito dalla procura, G.C., appena entrato nella cella e senza dire una parola, si è scagliato contro l’uomo algerino colpendolo con schiaffi, pugni e calci fino a provocargli una frattura delle ossa nasali ed ecchimosi vari sul corpo. L.F., ha assistito alla scena impassibile, senza muovere un dito. Come se nulla fosse, poi, i due sono usciti dalla camera di sicurezza. G.C. e L.F. sono accusati di concorso nel reato di abuso di autorità contro chi è arrestato e detenuto e in quello di lesioni personali aggravate dalla premeditazione, dalla crudeltà e dai motivi abietti e futili da ricondursi alla frustrazione per non essere riusciti a bloccare l’algerino sulla pista dell’aeroporto, “impresa” poi riuscita, invece, al personale della Polaria.
Le motivazioni del Gip che ha applicato la misura interdittiva della sospensione, «i fatti in esame risultano di rilevante gravità e danno conto di personalità violente e prevaricatorie». polariaAl di là della loro incensuratezza e dei loro curriculum, i due finanzieri, mostrando «spregio per la divisa che indossavano», hanno approfittato vilmente «della sproporzionata differenza della loro condizione rispetto alla vittima, assolutamente indifferenti al loro ruolo di tutori dell’ordine pubblico rivestito».