Pakistan, evasi 243 detenuti

cordatesaISLAMABAD – Complessivamente 243 prigionieri sono evasi dalla prigione di Dera Ismail Khan, una delle più grandi del Pakistan, assaltata ieri sera dai talebani. È la cifra ufficiale fornita ai giornalisti dal commissario della polizia Mushtaq Jadoon.

“Una trentina di militanti islamici sono fuggiti insieme ai detenuti, mentre sei sono stati catturati vivi”, ha aggiunto. Cinque kamikaze ci sono fatti esplodere. Il bilancio ufficiale delle vittime è di 12 morti, tra cui cinque poliziotti, cinque prigionieri e due civili. Una quindicina di agenti sono rimasti feriti negli scontri.

I talebani del Tehrik-e-taleban Pakistan (Ttp), il principale gruppo che opera nel nord ovest e che ha rivendicato l’attacco con una telefonata all’ANSA e ad altri media, aveva detto di “aver liberato circa 300 prigionieri”.

Nel penitenziario di massima sicurezza di Dera Ismail Khan, città della provincia pashtun di Khyber Pakhtunkwa, c’erano circa 5mila detenuti. Tra questi circa 250 appartengono a gruppi estremisti islamici, di cui 45 comandanti.

Si tratta della seconda evasione di massa in Pakistan dopo quella del carcere nel distretto tribale di Bannu assaltato dai talebani nell’aprile 2012. Oltre 380 prigionieri riuscirono a scappare, tra cui Adnan Rashid, un ex militare coinvolto in un fallito tentativo di assassinare l’ex generale e presidente Pervez Musharraf.

Di recente, il militante islamico era tornato alla ribalta delle cronache per aver scritto una lettera aperta alla ragazza-coraggio Malala in cui la invitava a tornare in Pakistan e a studiare in una “madrassa” (scuola coranica).

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