Il Tribunale Speciale di Villavicencio, nel dipartimento colombiano di Meta, ha riconosciuto colpevoli due capi delle Farc (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e altri venti guerriglieri dei crimini di ribellione, terrorismo e omicidio di persona protetta.
Rodrigo Londoño, alias “Timoshenko”, e Luciano Marin Arango, alias “Ivan Marquéz,” capo negoziatore nei colloqui di pace tra la guerriglia e il governo all’Avana, a Cuba, sono stati condannati in contumacia a 40 anni di carcere per un attentato che nel 2003 ha lasciato un saldo di quattro morti e trenta feriti.
Il 24 agosto del 2002 un ordigno è esploso all’interno di una barca sul fiume Ariari, nel sud del dipartimento di Meta.
Come riporta l’ufficio stampa della procura della Colombia, la condanna si estende al fondatore delle Farc, Pedro Antonio Marín, alias “Tirofijo”, morto in combattimento nel marzo 2008, e ad altri importanti leader della guerriglia.
La sentenza giunge in momento in cui gli stessi destinatari del provvedimento sono impegnati in trattative ufficiali con il governo colombiano per mettere fine al conflitto. Le trattative si stanno tenendo a Cuba e per le Farc la figura di riferimento è proprio Ivan Marquéz.