Rapporti sessuali tra detenuti e impiegate: inchiesta FBI scopre carcere sotto controllo detenuti

bgfUn’inchiesta su una gang che opera all’interno del carcere di Baltimora ha portato all’incriminazione di 25 persone, tra cui 13 agenti penitenziari che avrebbero aiutato i detenuti a comandare nel carcere. Al centro di questa inchiesta federale c’e’ Tavon White, uno dei leader della Black Guerrilla Family (BGF), una banda afro-americana che, nata in una prigione della California, si rifa al marxismo originario.

Questo detenuto intrattiene “relazioni sessuali da molto tempo” con delle impiegate della prigione, cosi’ come fa sapere un comunicato stampa del Dipartimento di Giustizia del Maryland. White sarebbe anche diventato padre di cinque bimbi da quando e’ stato imprigionato nel 2009 al Baltimore City Detention Center. Secondo alcune intercettazioni, a gennaio avrebbe detto “E’ la mia prigione, lo capisci questo? (….) Tutto passa attraverso me”. “Alcuni impiegati della struttura carceraria sarebbero implicati nell’attivita’ dei detenuti della BGF, fatto che va contro la direzione del carcere”, ha detto il procuratore federale Rod Rosenstein in questo comunicato. Le 25 persone sonno accusate di “complotto per distribuzione e possesso ai fini di spaccio di droghe”.

Tra di loro, 20 sono accusati anche di riciclaggio di denaro. Gli agenti penitenziari sono accusati di averli aiutati ad avere dei telefonini e della droga. Inoltre, sette detenuti e cinque complici sono anche stati incriminati per essersi fatti coinvolgere nelle loro attivita’ criminali. “In questa vicenda, i detenuti hanno letteralmente preso il controllo del centro di detenzione che e’ diventato un paradiso di pace per la BGF”, ha detto l’agente FBI incaricato dell’inchiesta, Stephen Vogt. Le autorita’ hanno sottolineato come la Black Guerrilla Family e’ presente in diverse prigioni di Baltimora e dei suoi dintorni.

Situata a nord id Washington, Baltimora e’ una citta’ industriale relativamente povera, dove le gang sono particolarmente attive. Il comandante della autorita’ penitenziarie dello Stato, Gary Maynard, si e’ addossato le responsabilita’ di questa situazione nell’ambito di una conferenza stampa. “Sono io il responsabile, e non cerco scuse”, ha detto promettendo di migliorare il controllo degli impiegati del centro di detenzione.

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