‘Nel giorno della festa della donna una poliziotta e’ stata violentemente picchiata in carcere’. A denunciarlo e’ il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che legge con preoccupazione questo episodio, ‘ennesimo sintomo di criticita’ del penitenziario campano’. ‘Nella sezione femminile della Casa Circondariale di Avellino -spiega Donato Capece, segretario generale del Sappe- ospitante tra l’altro l’unico asilo nido per bambini inferiori ai tre anni del Sud Italia per detenute madri, nel tentativo di sedare una lite tra due detenute, una Agente del Corpo della polizia penitenziaria, poco piu’ che ventenne, e’ stata colpita violentemente allo zigomo sinistro’.’La giovane collega -prosegue Capece- assegnata da poco dalla Scuola di formazione all’istituto irpino, e’ stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso, ove le e’ stato diagnosticato il distacco della retina dell’occhio. Ormai le condizioni di vita del personale, dal punto di vista operativo, sono sempre piu’ precarie e critiche anche se da poco il reparto femminile di Avellino e’ stato incrementato’, sottolinea il leader dei baschi azzurri del Sappe.
‘La situazione penitenziaria resta allarmante -rimarca il Sappe- e le risposte dell’Amministrazione penitenziaria a questa emergenza sono favole, come quella della fantomatica quanto irrazionale e sporadica sorveglianza dinamica, che accorpa ed abolisce posti di servizio dei Baschi Azzurri mantenendo pero’ in capo alla Polizia penitenziaria il reato penale della ‘colpa del custode’.
‘Queste frequenti -conclude Capece- e violente aggressioni mettono drammaticamente in evidenza le gravi condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari’.