Due agenti di sorveglianza per circa un centinaio di detenuti. E’ la denuncia del sindacato di Polizia penitenziaria Sinappe indirizzata al Direttore del carcere della Dozza Claudia Clementi, Al presidente del Tribunale di Sorveglianza Fiorillo e ai vertici degli organi di garanzia dei detenuti.
Il dato emerge nel contenuto della lettera inviata dal sindacato. Nel braccio ‘penale’ della casa circondariale venerdì scorso sarebbero stati sventati in extremis due tentativi di suicidio: in un caso, un detenuto avrebbe tentato di strangolarsi con un lenzuolo.
Gli agenti penitenziari quindi tornano a lanciare l’allarme per quanto riguarda l’organico, in cronica carenza nell’istituto penitenziario. I tentati suicidi -spiegano gli agenti- hanno interessato la sezione ‘penale’ della Casa Circondariale “una struttura isolata, distante qualche centinaio di metri dalle altre sezioni dell’istituto”.
La sezione anzidetta ospita mediamente un centinaio di detenuti, anche con problemi psichici. Inoltre, spiegano sempre dal Sinappe- durante “le ore notturne, la vigilanza dei detenuti è affidata, sulla carta, a due unità di Polizia penitenziaria”, di cui una sistematicamente impegnata in altri compiti che non siano la stretta sorveglianza.
Per di più, tutte le camere detentive sono sprovviste di pulsante di chiamata, e nel penultimo tentato suidicio, l’agente è dovuto accorrere da solo.
Nella lettera infine, si chiede pertanto di voler “provvedere affinchè la segnalata problematica sia risolta nel più breve tempo possibile, al preciso fine di ricondurre la situazione nel naturale alveo del Diritto”.