Ancora tensioni nel carcere di Imperia. A denunciarlo il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo dei Baschi Azzurri, che torna a sensibilizzare le Istituzioni sulle criticità del carcere di via Agnesi.
“Quella di sabato mattina è stata una giornata ad alta tensione dentro al carcere di Imperia. Un detenuto straniero, durante i colloqui con familiari, ha improvvisamente aggredito un altro ristretto, italiano, anch’egli presente nella sala colloqui del carcere. Prontamente è intervenuto il personale di Polizia per scongiurare più gravi conseguenze, in particolare ai familiari di altri detenuti che in quel momento erano nella sala, tanto che si è reso necessario sospendere i colloqui detenuti-familiari per qualche tempo. Separati i due contendenti, lo straniero continuava ad urlare ed inveire contro tutti, denudandosi e urlando frasi di minaccia e di ingiuria. Dopo qualche momento di calma ha ripreso a minacciare tutti e, sfilandosi una stecca di metallo messagli in Ospedale per una frattura ad un dito, ha tentato prima a colpire i nostri poliziotti, minacciandoli anche di morte e, poi, ha sferrato violente testate al muro, ferendosi al capo. I poliziotti di Imperia sono comunque riusciti ad evitare conseguenze peggiori ma di fronte a questa ingiustificata violenza servono risposte forti: come quella di espellere tutti gli stranieri detenuti in Italia (oltre 23.200 sugli oltre 65mila presenti) per far loro scontare la pena nelle carceri dei loro Paesi”.
Lo dichiara Roberto Martinelli, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE (il primo e più rappresentativo della Categoria), commentando quanto avvenuto sabato mattina nel carcere di Imperia. “Le tensioni in carcere crescono in maniera rapida e preoccupante, come dimostra il grave episodio contro i nostri Agenti a Imperia: bisogna intervenire tempestivamente per garantire adeguata sicurezza ai poliziotti penitenziari e alle strutture, punendo con severità e fermezza coloro che si rendono responsabile di aggressioni ai Baschi Azzurri”, prosegue Martinelli. “E invece non ci risulta che siano stati presi adeguati provvedimenti verso questo detenuto in sede di Consiglio di Disciplina, detenuto che peraltro non è stato ancora trasferito da Imperia per essere magari assegnato in una struttura che preveda circuiti penitenziari per persone con problemi mentali o particolarmente aggressive. Questo mi sembra molto grave da parte della Direzione o di chi ne fa le veci, visto che tra l’altro al carcere di Imperia non c’è un direttore titolare da diversi mesi… Chi difende i difensori?”.