Tre reclusi del carcere fiorentino di Sollicciano sono evasi. “È successo nella prima sezione, un’area aperta a vigilanza dinamica, cioè con controlli non continui – spiega Eleuterio Grieco del sindacato di polizia penitenziaria Uilpa – Secondo le prime informazioni sarebbero tutti stranieri, di nazionalità romena, e stavano scontando condanne per reati come furti e ricettazione. Hanno segato le sbarre della cella e si sono calati con delle lenzuola dalla sentinella vicino la porta carraia”. Arrivati nel cortile dell’ora d’aria, hanno poi scavalcato il muro di cinta. È probabile che ci fosse qualcuno ad attenderli e che si siano quindi allontanati in auto.
L’evasione è avvenuta intorno alle 19, ma è stata scoperta dagli agenti almeno mezzora dopo, durante un controllo. Le ricerche sono in corso e vengono svolte anche con l’impiego dei cani molecolari. Secondo quanto appreso, i tre uomini sarebbero tra i componenti dell’organizzazione specializzata in furti e spaccate smantellata dai carabinieri tra Firenze e Lucca nei primi giorni di febbraio. La banda, formata da 25 persone, era specializzata in azioni fulminee, in media un minuto e mezzo a colpo, per fare razzia preferibilmente di gioielli, cellulari, tablet, auto di grossa cilindrata.
Il muro di cinta non era sorvegliato “perché è stato chiuso in quanto pericolante – spiega Donato Capece del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria – è venuto giù tutto il parapetto e non è stato fatto niente per ristrutturarlo e metterlo in sicurezza. Anche in gennaio avevamo fatto una nota segnalando il pericolo che ci poteva essere. In quella zona anche la pattuglia automontata non ci può andare perché l’area è chiusa”.