Il garante regionale dei diritti dei detenuti questa mattina all’istituto fiorentino che ospita 70 detenuti e 30 a custodia attenuata. Le prossime visite: il 17 alla casa circondariale di Siena, il 18 agli istituti penitenziari di Massa Marittima e Grosseto e il 19 al carcere di Pistoia
“Basterebbe poco per far diventare quest’istituto dove ha sede la sezione di custodia attenuata un luogo di responsabilizzazione e di costruzione del futuro del detenuto”. Questo un primo commento del garante regionale dei diritti dei detenuti, Franco Corleone, al termine del sopralluogo di questa mattina al Gozzini di Firenze.
“In questa realtà – ha aggiunto Corleone – si respira un clima buono tra la direzione, gli educatori e i detenuti. Qui si lavora per trasformare l’evento detentivo da fatto afflittivo e traumatico in occasione per riflettere e riprogettare la propria vita. Occorrerebbe una sperimentazione più significativa che rafforzasse la mission del carcere e favorisse un’uscita progettuale”.
La capienza del Gozzini, inizialmente era di 50 posti, recentemente è stata ampliata e portata a 90, per i reparti ordinari. Sono presenti 70 detenuti e 30 nelle sezioni di semilibertà, al piano terra. “Le celle sono aperte, i refettori nuovi e – ha aggiunto Corleone – si fanno corsi e attività”. L’istituto è dotato di aule scolastiche, biblioteca, palestra, sala cinema, sala musica e cappella.
Tra le criticità Corleone ha evidenziato la mancanza di personale sia civile che di polizia penitenziaria e le difficoltà dei detenuti nei rapporti con i sorveglianti “a volte – ha detto – i progetti di uscita non vengono proprio considerati”. Corleone ha poi parlato di un progetto in corso con il Comune di Firenze per l’utilizzo di una struttura al Guarlone che possa ospitare i detenuti in semilibertà, “una struttura meno contenitiva e più adatta alle esigenze di chi esce per andare a lavoro”.
Nel sopralluogo Corleone è stato accompagnato dalla direttrice Margherita Michelini. Il garante, martedì 17 marzo, andrà in visita alla casa circondariale di Siena, mercoledì 18 agli istituti penitenziari di Massa Marittima e Grosseto e giovedì 19 al carcere di Pistoia.