Detenuto morto al carcere Due palazzi di Padova, medici indagati per omicidio colposo.

medica-assassina-proximo-a4383Cinque medici lo avevano visitato, in meno di 48 ore. Tutti gli avrebbero prescritto solo qualche antidolorifico. Invece, quella peritonite stercoracea sarebbe costata la vita ad un detenuto di 45 anni, rinchiuso al carcere al Due Palazzi di Padova. Sotto inchiesta i cinque camici bianchi, come riportano i quotidiani locali, tutti indagati per concorso in omicidio colposo. 

IL CASO. Era morto lo scorso 8 marzo, dopo due giorni di agonia. L’uomo, originario di Crotone, era stato trasferito a Padova dal carcere romano di Rebibbia. Era stato condannato per omicidio, rapina e spaccio, e sarebbe rimasto in cella fino al 15 luglio 2023. Invece è morto in sala operatoria. Inutili i tentativi dei chirurghi dell’azienda ospedaliera di salvargli la vita: all’arrivo del paziente in ospedale le sue condizioni erano già gravemente compromesse. “Peritonite stercoracea con perforazione del passaggio retto pelvico per abnorme stasi fecale”, era stata la diagnosi.

INDAGINI. Quello su cui intende fare luce il sostituto procuratore Francesco Tonon sono le responsabilità di quei cinque medici che hanno visitato il deceduto, rispedendolo puntualmente in cella. Capire se, all’origine di una morte che poteva essere evitata – così si sarebbe infatti espresso il medico legale – con una diagnosi tempestiva, ci sia stata una negligenza del personale medico. Una svolta alle indagini potrebbe venire dalla testimonianza dell’infermiera di turno in quei giorni al penitenziario padovano. Secondo gli inquirenti, si tratterebbe di un teste chiave. La donna però al momento sarebbe irreperibile.

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