La scorsa notte, nel carcere del Dozza di Bologna, si è tolto la vita un carcerato di 34 anni di origine marocchina. Era detenuto da luglio, in attesa del processo per traffico di stupefacenti. Si tratta del secondo suicidio in pochi giorni a Bologna, il terzo in Emilia in due settimane e il sessantesimo in Italia dall’inizio del 2011.
L’uomo si è tolto la vita inalando gas da una bomboletta e a nulla è servito l’intervento degli agenti.
Lo denuncia il Sappe, il sindacato autonomo di polizia giudiziaria. E la Uil si unisce con un comunicato che grida all’emergenza: ”Proprio la Dozza, con circa 1.100 detenuti presenti contro i 480 che potrebbe ospitare, è uno dei luoghi emblematici del sovraffollamento penitenziario”.
Fonte: Peace Reporter 05!12/2011