Tre agenti della polizia penitenziaria in servizio nel carcere di Cremona sono stati aggrediti e picchiati da un detenuto e due reclusi si sono affrontati violentemente, uno armato di un tirapugni artigianale presumibilmente costruito con materiale di recupero e poi sequestrato. I due episodi, avvenuti in momenti diversi, sono stati resi noti domenica.
La tensione è da tempo alta nella casa circondariale cremonese dove si attende l’apertura del nuovo padiglione, che porterà all’aumento della popolazione carceraria, attualmente attestata sulle 380 unità. I tre poliziotti picchiati — un sovrintendente e due agenti — hanno riportato lesioni giudicate guaribili in trenta giorni.
L’aggressore è un pluripregiudicato, già trasferito in un altro istituto, che poche ore prima aveva già scagliato contro gli stessi addetti alla vigilanza un lenzuolo in fiamme, avvolto intorno a una delle bombolette di gas utilizzate per alimentare i fornelletti delle celle.
“Le undici guardie in più assegnate a Cremona – dichiara il vicesegretario regionale del Sinappe, Vincenzo Martucci – bastano forse a coprire le necessità della struttura esistente. Mancano anche educatori. E viene da pensare che gli episodi degli ultimi giorni siano la conseguenza diretta di una situazione sempre più difficile da controllare”.