Maxi evasione dal carcere messicano, 29 detenuti scavano un tunnel e scappano

Trenta e più guardie carcerarie sotto inchiesta dopo l’incredibile evasione di massa avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì nella prigione di Ciudad Victoria, in Messico. In quel carcere, nello stato del Tamaulipas, sono rinchiusi molti narcotrafficanti che conservano anche dietro le sbarre un enorme potere e sono in grado di ottenere privilegi fuori dal normale.

Forse c’erano proprio alcuni di loro tra i 29 detenuti che si sono resi protagonisti di un evasione simultanea pianificata in ogni minimo

particolare: hanno scavato nell’arco di diversi mesi un tunnel sotterraneo lungo 40 metri, nascondendo l’ingresso del cunicolo sotto una capanna che loro stessi avevano costruito abusivamente in un angolo del penitenziario, senza che nessuna delle guardie lo impedisse. Una volta usciti tutti insieme, i pericolosi detenuti si sono sparpagliati, rendendo ovviamente ancora più difficili le ricerche da parte della polizia.

Alcuni di loro hanno ucciso un automobilista che stava attraversando la zona e sono scappati a bordo della sua vettura, facendo rapidamente perdere le loro tracce. Le forze dell’ordine hanno riacciuffato 12 evasi, mentre altri 17 sono riusciti, almeno per ora, a farla franca.

Intanto le autorità hanno avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità da parte del personale del penitenziario: è quasi impossibile infatti che i detenuti siano riusciti ad organizzare la maxi fuga senza la complicità di qualche addetto alla sicurezza.

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