Sabato 18 febbraio, presidio sotto il carcere di Novara, ore 14, davanti all’ingresso, in via Sforzesca 49
SABATO 18 FEBBRAIO PRESIDIO SOTTO IL CARCERE DI NOVARA
41 bis = tortura
Il carcere di oggi è parte di un “sistema penale” articolato, che distribuisce a piene mani a quanti lottano fogli di via, divieti e obblighi di dimora, sorveglianza speciale, arresti domiciliari “stretti” o “larghi”, processi in videoconferenza… Nel tentativo di annichilire ogni opposizione e spezzare ogni legame di solidarietà, incitando all’infamia e alla dissociazione.
Il regime del 41 bis è la punta dell’iceberg di tutto questo, con le sue torture bianche e continue vessazione a cui, da quasi un anno, si è aggiunto il divieto di ricevere libri o qualsiasi altra forma di stampa, sia attraverso la corrispondenza che i colloqui con parenti o avvocati, a causa di una circolare del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) con la complicità della magistratura tutta. Il carcere di Novara non fa eccezione e le dure condizioni in cui costringe i prigionieri hanno addirittura scomodato il Garante dei detenuti delle carceri piemontesi che ne ha chiesto la sua chiusura.
Il presidio sotto il carcere di Novara sarà una nuova occasione per lottare contro la direttiva del DAP e rompere l’isolamento che questa direttiva vuole ulteriormente amplificare. Sarà anche occasione per sostenere i prigionieri trasferiti proprio nel carcere locale in seguito ai violenti pestaggi subiti l’ottobre scorso nel carcere di Ivrea. Tali pestaggi furono ordinati dalla direzione per zittire le proteste scatenate dalle condizioni miserevoli in cui versa lo stesso carcere.
Sabato 18 febbraio, presidio sotto il carcere di Novara, ore 14, davanti all’ingresso, in via Sforzesca 49.
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