Voleva a tutti i costi fare un’altra visita ambulatoriale perchè la prima, a suo dire, non era stata sufficiente. E non voleva sentire ragioni. Per questo motivo mercoledì a Monza detenuto di 50 anni, italiano, recluso nella casa circondariale di via Sanquirico mentre era in ospedale per una visita scortato dalla Polizia Penitenziaria, dopo il rifiuto del medico, ha aggredito gli agenti che lo avevano accompagnato. Dopo l’aggressione poi l’uomo ha tentato la fuga, rendendosi così responsabile anche di una tentata evasione che solo grazie al pronto intervento degli agenti non è andata a
buon fine.
“Sono stati momenti di grande tensione e la possibile evasione è stata sventata dall’ottimo intervento degli Agenti di Polizia Penitenziaria”, spiega il Segretario regionale della Lombardia Generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, Alfonso Greco. “Il detenuto aveva una visita programmata in Ospedale e per questo era accompagnato da una scorta della Polizia Penitenziaria. Dopo la visita, insoddisfatto, ne voleva fare un’altra e, al diniego del medico, ha improvvisamente aggredito i poliziotti di scorta ed ha tentato la fuga. Gli Agenti, pur feriti, lo hanno però bloccato ed hanno impedito il grave evento critico. Un comportamento lodevole, quello dei Baschi Azzurri del carcere di Monza, che credo non possa non comportare un riconoscimento ufficiale da parte del Ministero della Giustizia”.
Alla luce di quest’ultimo episodio il SAPPE, il Sindacato Autonomo di Polizia Penitenziaria, ha lanciato un nuovo allarme sulla critica situazione delle carceri italiane: “Nel 2015 abbiamo contato nelle carceri italiane 7.029 atti di autolesionismo, 956 tentati suicidi sventati in tempo dalla Polizia Penitenziaria, 4.688 colluttazioni, 921 ferimenti. 7 sono stati le evasioni da Istituti penitenziari. Le carceri dunque sono ad alta tensione e scoppiano: ma per gli Agenti di Polizia Penitenziaria, sempre più al centro di violenze assurde e ingiustificate”. “E’ sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti” – ha puntualizzato il Segretario Generale del SAPPE Capece – “per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria nelle carceri italiane, per adulti e minori. Come dimostra quel che è accaduto mercoledì all’Ospedale di Monza”