Taranto – Tenta suicidio in carcere, è in coma

cordatesaHa tentato il suicidio in carcere ed è ora in coma nella rianimazione del Santissima Annunziata di Taranto il trentatreenne tarantino arrestato l’altro ieri, martedì 22 marzo, con l’accusa di avere evaso dagli arresti domiciliari per andare a picchiare i propri genitori.

L’uomo dopo una notte passata in cella apparentemente calmo ha approfittato dell’isolamento per tentare di togliersi la vita impiccandosi con le lenzuola nella cella dove era stato rinchiuso in attesa della convalida dell’arresto. Subito soccorso dagli

agenti di custodia e dal personale sanitario dell’infermeria interna, prima, e dai soccorritori del 118, il trentatreenne che era stato trovato oramai esanime, ha ripreso il battito cardiaco dopo diversi minuti di manovre rianimatorie. Caricato sull’ambulanza e intubato è stato poi trasportato al Santissima Annunziata dove le sue condizioni sembrerebbero disperate. Ad arrestarlo erano stati i carabinieri chiamati ad intervenire in via Japigia dove era stata segnalata una lite in famiglia. Giunti sul posto i militari lo avrebbero sorpreso in casa dei genitori che aveva aggredito e ferito, soprattutto il padre di sessant’anni. Non si conoscono le ragioni del litigio. Pare che l’uomo soffrisse per il distacco dai propri figli avuti da un matrimonio in crisi.

Un’origine completamente diversa quella che ieri mattina, sempre a Taranto, ha spinto una donna a tentare di farla finita lanciandosi dal terrazzo della propria abitazione in via Vaccarella. A salvarla sono stati i poliziotti chiamati dal figlio dell’aspirante suicida. Gli agenti sono riusciti a trattenerla per le braccia sino all’arrivo dei vigili del fuoco che l’hanno recuperata mentre era già penzoloni sospesa nel vuoto. La signora è stata poi trasportata all’ospedale Moscati di Taranto per una consulenza psichiatrica.

Nazareno Dinoi

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