Coroneo – Detenuto aggredisce poliziotti in carcere

cordatesaTRIESTE – Sabato di follia quello appena trascorso all’interno del carcere del Coroneo. E’ il sindacato autonomo polizia penitenziaria, per voce del segretario regionale Giovanni Altomare, a riferire una serie di aggressioni e danneggiamenti ad opera di alcuni detenuti che si sono scagliati contro i poliziotti, in alcuni casi ferendoli.  Il Sappe lancia l’allarme e sollecita «urgenti determinazioni per il carcere giuliano e la sospensione del regime penitenziario aperto, concausa di situazioni di allarme tra le sbarre». L’episodio è scaturito attorno alle 12.40 quando «un giovane detenuto venticinquenne triestino, con problemi di tossicodipendenza e condannato per furti e rapina aggrava, rientrato anzitempo dal colloquio con i familiari, in preda ad un forte stato di agitazione si rifiutava di essere perquisito e incominciava a inveire contro gli operatori di Polizia Penitenziaria proferendo loro frasi offensive».

Un atteggiamento scaturito in calci contro la parete e poi contro il personale tanto da provocare una lieve lesione ad un poliziotto, giudicata guaribile in tre giorni. Rientrato nella propria cella, prosegue il comunicato del Sappe, a distanza di circa quattro ore dal primo episodio, lo stesso detenuto si è reso protagonista di un altro episodio violento nell’ambulatorio medico dove era stato richiamato per una nuova visita da lui insistentemente richiesta. Con fare arrogante il 25enne ha preteso dal medico un’eccessiva dose di terapia e, al diniego del sanitario, ha iniziato a scaraventare a terra tutto ciò che si trovava sulla scrivania del medico (registri, porta penne, ecc.) e ha scagliato persino la brandina medica contro l’Agente di servizio. «Solo grazie al pronto intervento del personale di servizio – prosegue la nota – sono stati scongiurati ulteriori danni a cose e persone. Due poliziotti hanno dovuto ricorrere al pronto soccorso cittadino per lesioni la cui prognosi di sette e cinque giorni».

“Quasi contemporaneamente – prosegue il leader giuliano del Sappe – un altro trentenne pluripregiudicato veneziano, condannato per furti aggravati, evasione ed altro, trasferito da poco tempo a Trieste per motivi di sicurezza, con la pretesa di essere trasferito nel carcere veneziano, per protesta, ha sradicato le telecamere di video sorveglianza, immergendole in secchi d’acqua nel locale docce. Nei giorni precedenti, invece, per lo stesso motivo si è reso autore di altri danneggiamenti come rottura di sgabelli e suppellettili vari, rilevatori di fumo, un quadro di tela centenario e altro ancora”.

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