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Quella di martedì 1 marzo è una giornata a suo modo storica per il popolo basco e i/le militanti della sinistra indipendentista: Arnaldo Otegi, l’esponente abertzale più popolare degli anni Duemila, è uscito dal carcere di Logrono (Spagna, La Rioja) dove la giustizia di Madrid lo aveva confinato per gli ultimi sei anni e quattro mesi.
Di seguito, invece, il file audio con la traduzione delle prime parole di Otegi: “siamo entrati in carcere da baschi, indipendentisti e socialisti. Ne usciamo ancor più baschi, indipendentisti e socialisti…”
Arrestato il 13 ottobre del 2009, Otegi fu condannato a dieci anni di carcere (poi ridotti a più di sei) per appartenenza alla formazione politica Batasuna, resa illegale dall’Audiencia Nacional in quanto considerata (come qualsiasi espressione della sinistra basca) a Eta.
Otegi è, da anni, l’esponente abertzale che più di altri ha puntato sulla cosiddetta “offensiva politica di pace” del movimento di liberazione nazionale e sociale di Euskal Herria, dopo oltre mezzo secolo di conflitto armato e feroce repressione, giudiziaria, extragiudiziaria e militare da parte dei governi di Spagna e Francia.
Ad accogliere Otegi, fuori dal carcere, tante e tanti solidali, assieme alle immancabili ikurrine basche.
Già annunciata, per stasera, martedì 1 marzo, una grande festa popolare, mentre sabato 5 marzo prima assemblea-conferenza pubblica al Velodromo di Donostia, San Sebastian.
Chi è Otegi, quanto è cambiata negli ultimi sei anni la sinistra abertzale e cosa potrebbe accadere ora nei rapporti con una politica e uno Stato, quelli spagnoli, impelagati ormai da oltre due mesi nel tentativo di formare un governo a Madrid?
La corrispondenza da Bilbao con Nicola Latorre, giornalista italiano da anni in Euskadi e nostro colllaboratore.