COSENZA – “A seguito della morte di Michele Rotella, avvenuta presso l’ospedale di Catanzaro dove è stato trasportato d’urgenza la sera del 27 febbraio dal carcere di Siano dove si trovava ristretto da alcune settimane, – scrive in una missiva l’associazione Yairaiha di Cosenza che si occupa di diritti dei detenuti – siamo molto preoccupati del possibile rischio di epidemia che potrebbe verificarsi all’interno della struttura detentiva di Siano. Detta preoccupazione trova ragione nella patologia che pare abbia portato al decesso improvviso del detenuto. Negli ultimi giorni infatti Rotella accusava i malori tipici delle enteriti ma, evidentemente, è stata sottovalutata la gravità del problema. Dai primi accertamenti effettuati nel nosocomio catanzarese, risulta essere deceduto per clostridium difficilis, un batterio purtroppo molto pericoloso e resistente che, stando alle fonti mediche consultate, negli ultimi anni sta registrando “un aumento della frequenza, oltre che della gravità, delle Infezioni da Clostridium Difficile (ICD o CDI, Clostridium Difficile Infections, o CDAD, Clostridium Difficile Associated Disease) sia in ambiente intra- che extra-ospedaliero, associate ad una elevata probabilità di recidiva dopo il trattamento. Le cause dell’incremento di incidenza e di severità di tali infezioni non sono del tutto chiare e sono tuttora oggetto di analisi. Si tratta di un batterio, gram-positivo, anaerobio e sporigeno (ovvero capace di sporulare, di generare spore).
Le spore sono dotate di una membrana particolarmente resistente, sia alle escursioni termiche che all’attacco chimico dei comuni disinfettanti. Le diverse fonti mediche consultate invitano a non trascurare assolutamente questo batterio ed il potenziale epidemologico che esprime soprattutto in ambiti comunitari e il carcere è assolutamente un ambiente comunitario. Considerato che la persona infetta è la fonte primaria di veicolazione del batterio e che l’ambiente la fonte secondaria, onde evitare il pericolo concreto di una epidemia di Clostridium Difficile chiediamo che venga effettuato uno screening di tutta la popolazione detenuta e che, contestualmente, venga effettuata opportuna disinfestazione della struttura carceraria di Siano al fine di tutelare la salute dei detenuti ristretti e del personale operante”. La lettera volta ad allertare le istituzioni è stata inviata ieri dall’associazione Yairaiha Onlus di Cosenza al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Ministro della Giustizia Andrea Orlando, al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria – Calabria Salvatore Acerra, alla Direttrice della Casa Circondariale di Catanzaro Angela Paravati e al Garante per i diritti dei detenuti Mauro Palma.