Genova , 22 feb. – Tensione la notte scorsa nel carcere di Sanremo. Due detenuti italiani intorno a mezzanotte hanno cercato di dare fuoco alla propria cella per protesta, costringendo la polizia penitenziaria ad aprire la porta.
Usciti dalla cella hanno provato ad aggredire un agente con delle armi rudimentali costruite con delle lamette e hanno seminato il panico
nei corridoi del reparto senza farsi avvicinare da nessuno. Solo dopo una lunga trattativa, durata circa 5 ore, i due si sono arresi e la situazione è tornata alla normalità.
“Questo episodio -ha commentato Michele Lorenzo, segretario regionale del Sappe- non può essere tralasciato o definito normale. E’ ora -ha sottolineato- che si intervenga nei confronti del comandante che nulla fa a sostegno della sicurezza del carcere di Sanremo che è definibile senza guida, anzi dovrebbe essere lui stesso a rendersi conto ed a dimettersi”.
“E’ dimostrabile -ha spiegato il segretario ligure del Sappe- la gestione fallimentare dell’istituto più volte da noi denunciata e non può passare inosservata all’attenta valutazione del ministro Orlando. Abbiamo iniziato lo stato di agitazione ed il personale -ha concluso Lorenzo- è pronto a scendere in piazza se l’amministrazione penitenziaria e il ministro non ascolteranno la nostra richiesta ovvero il ripristino delle regole e della legalità nel carcere di Sanremo”.
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