E’ morto in carcere, dove si trovava recluso al regime del 41bis, Giovanni Pollari, capo mandamento della mafia di Cianciana, condannato all’ ergastolo per associazione mafiosa ed omicidi e coinvolto anche nel sequestro del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio del collaboratore di giustizia Santino.
Pollari aveva 65 anni ed è morto per cause naturali. Finì in carcere la prima in occasione dell’operazione antimafia denominata “Castello”, che pose fine a un lungo elenco di estorsioni e omicidi nella zona compresa tra Alessandria della Rocca, Bivona, Cianciana e Santo Stefano Quisquina, finalizzati ad assicurarsi il controllo dei subappalti e delle forniture relativi alla costruzione dell’adduttore della diga “Castello”, per l’irrigazione dei terreni situati nella valle dei fiumi Verdura, Magazzolo e Platani. Altri interessi, in relazione ai quali sono sorti fortissimi contrasti, riguardano la realizzazione di opere di metanizzazione relative ai Comuni di Bivona, Alessandria della Rocca, Cianciana e Santo Stefano Quisquina.