Ieri, 5 giugno, un giovane militante di Azione Antifascista Paris-Benlieue, Clement, si trovava con tre amici presso la Gare Saint Lazare di Parigi, dove aveva luogo una vendita di abiti in stile skinhead. Riconosciuto come militante antifa da alcuni fascisti presenti sul posto, che hanno atteso rinforzi, è stato vittima di una vile aggressione in cui ha trovato la morte. Colpito alla testa da un tirapugni, dopo aver battuto il capo contro un palo, è stato soccorso dai passanti; alcune ore dopo (verso le 21 di ieri sera), l’ospedale Pitié Salpêtrière in cui era ricoverato, ha dichiarato la morte cerebrale di Clement. La notizia si è subito diffusa nella Parigi antifascista e tra gli studenti, considerato che
Clement frequentava l’università a Sciences-Po e faceva parte del sindacato di base Sud, oltre ad essere un apprezzato dj rockabilli al Saint Sauveur, detto anche Bar Antifa, nel quartiere di Menilmontant, nell’est parigino. In pochi minuti il cortile dell’ospedale dove si trova Clement si è riempito di amici e compagni attoniti per ciò che è accaduto. È la prima volta che un omicidio fascista ha luogo a Parigi dopo decenni.
L’assassinio di ieri, cade al termine di una serie di scontri tra antifa e militanti di estrema destra (anzitutto la JNR, Gioventù Nazionalista Rivoluzionaria o Terza Via di Serge Ayoub). Un episodio grave aveva già avuto luogo il primo maggio scorso, quando un presidio antirazzista sul lungosenna era stato attaccato con spranghe e coltelli da alcuni fascisti, che erano poi stati affrontati dai compagni. Nelle ultime settimane vari gruppuscoli della destra nazionalista francese hanno trovato un fattore di aggregazione e legittimazione nella mobilitazione contro la nuova legge socialista che permette i matrimoni gay (definendo le loro manifestazioni ” manif pour tous”, manifestazione per tutti!). La campagna omofoba è stata sostenuta dal FN (front national, partito di estrema destra) e anche dall’UMP, il partito dell’ex presidente della repubblica Nicolas Sarkozy.
In queste ore si attende a Parigi l’organizzazione della risposta a questo omicidio, che toglie al movimento antifascista della capitale un compagno leale e generoso, sempre pronto a praticare i valori dell’antifascismo nell’Europa Fortezza delle discriminazioni e dell’oppressione di classe.