aggressione nel carcere di opera

Milano, 24 gen. – Tre poliziotti penitenziari sono stati aggrediti a calci e pugni da un detenuto straniero, che li accusava di comportamenti razzisti, all’interno del carcere di Opera. Uno di questi ha riportato la frattura di un dito. Lo ha comunicato il Sappe, Sindacato autonomo polizia penitenziaria, che in una nota chiede “pene esemplari” per questo tipo di episodi. “Tutto questo e’ gravissimo ed inaccettabile – afferma Donato Capece, segretario generale del Sappe – tanto piu’ che si tratta dell’ennesima aggressione avvenuta a danno di appartenenti alla polizia penitenziaria.
Bisogna contrastare con fermezza questa ingiustificata violenza in danno dei rappresentanti dello Stato in carcere e punire con pene esemplari chi commette reati”. Secondo quanto riferito dal sindacato il detenuto responsabile dell’aggressione in passato si sarebbe cucito la bocca e avrebbe tentato di darsi fuoco.
Capece poi denuncia la situazione critica in cui versa il carcere di Opera. “Mancano ben 210 poliziotti dagli organici del Reparto – prosegue il segretario del Sappe – i detenuti, invece, aumentano ogni giorno di piu’. Nel carcere milanese, in cui 973 sono i posti letto regolamentari, le presenze sono ben oltre le 1.320 unita’”. La maggior parte di questi sono stranieri. Il sindacato ribadisce dunque l’esigenza che vengano sottoscritti accordi con i paesi africani di provenienza dei detenuti in modo che questi ultimi scontino la pena in patria.
(AGI) Mi6/Car

http://www.agi.it/milano/notizie/201101241731-cro-rmi0057-

Mentre si chiude con un bilancio di 66 suicidi e 173 morti. Il totale


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