“L’aumento della popolazione detenuta nelle carceri italiane continua imperterrito e oggi siamo alla cifra record di 69.158 presenze per 44.868 posti disponibili”. A lanciare l’ennesimo allarme sulle condizione del sovraffollamento penitenziario è Leo Beneduci segretario generale del’Osapp, l’organizzazione sindacale autonoma della Polizia Penitenziaria.
“I dati che riceviamo e che leggiamo sono, infatti, ben più che preoccupanti di quello che può apparire e si passa dal 20 per cento di detenuti in più delle presenza regolamentare in Puglia (+808) all’11,3 per cento in più in Veneto (+341), il 9,7 per cento in più in Emilia Romagna (+389) il 7 per cento in più in Lombardia (+616) e in Liguria (+84).
Nel mentre alcuni progetti di legge essenziali quali il ddl 2313 già approvato dalla Camera dei deputati e che tra l’altro avrebbe consentito l’assunzione di 1.800 poliziotti in più si è inspiegabilmente arenato al Senato della Repubblica – indica il sindacalista – e da agosto ad oggi l’attenzione della politica nei confronti dei problemi penitenziari è andata sempre più scemando. Visto che non sembrano esserci alternative al carcere in Italia, come anche il recente pacchetto – sicurezza varato dal governo andrebbe a dimostrare – conclude Beneduci – è quanto mai urgente una comune assunzione di responsabilità da parte della politica, dei partiti e della stessa amministrazione penitenziaria. Prima che il sistema deflagri definitivamente e a farne le spese siano i poliziotti penitenziari in servizio nelle carceri italiane”.