Ma’an. Due ragazzi palestinesi detenuti nel carcere israeliano Ofer hanno subito abusi e torture durante la loro detenzione e l’interrogatorio da parte delle autorità israeliane, stando al rapporto rilasciato martedì 14 febbraio 2017 dalla Commissione palestinese per gli Affari dei Prigionieri.
L’avvocato della Commissione, Hussein al-Araj, ha detto che il diciassettenne Musab Muhammad Ghneimat del villaggio di Surif nella parte meridionale di Hebron, in Cisgiordania, e il sedicenne Ayad Amr proveniente da Dura nel distretto di Hebron, hanno riportato di essere stati torturati mentre erano sotto custodia israeliana.
Le forze israeliane hanno sparato a Ghneimat e lo hanno ferito ad un piede il 13 ottobre 2015, dopo che, affermano, aveva pugnalato un soldato israeliano.
Il ragazzo ha detto all’avvocato che dopo che i soldati israeliani avevano presunto che lui avesse portato a termine il tentativo di accoltellamento, lo hanno inseguito sparandogli ad un piede, immobilizzandolo. Quando si è fermato, un soldato israeliano ha sparato due colpi a terra vicino a lui e un terzo colpo al piede ferito, a distanza ravvicinata.
Alcuni minuti dopo, ha aggiunto, un’ambulanza israeliana è arrivata per sgomberare l’area. “Ero quasi svenuto ma i soldati continuavano a colpirmi sulla spalla per tenermi sveglio”.
Ha poi detto di essere stato portato all’ospedale israeliano Hadassah, dove è stato tenuto per 18 giorni, denunciando di aver subito un interrogatorio prima di ricevere i trattamenti per le ferite riportate.
Il ragazzo ha detto che la persona che lo interrogava ha continuato a “urlarmi contro e a trattarmi molto male”. Successivamente è stato portato nell’ospedale della prigione di Ramla, per poi essere trasferito nel centro detentivo di Ofer
Allo stesso modo, il sedicenne Ayad al-Arj è stato messo in prigione il 1° gennaio dopo che soldati israeliani avevano fatto irruzione nella sua dimora, saccheggiandola, durante un’incursione avvenuta prima dell’alba. Ha affermato di essere stato ammanettato e bendato prima che le forze israeliane lo trascinassero dentro una camionetta militare, con i soldati che lo insultavano utilizzando “frasi immorali” mentre lo portavano verso l’insediamento israeliano illegale di Kiryat Arba a Hebron per essere interrogato.
Dopo due ore di interrogatorio, durante i quali ha riferito di essere stato insultato dai soldati israeliani, è stato portato nel centro detentivo Gush Etzion per alcune ore, poi trasferito nel Russian Compound a Gerusalemme Est, dove è stato nuovamente sottoposto ad un lungo interrogatorio.
Quattro ore dopo, è stato infine trasferito nel carcere di Ofer.
Si tratta di uno delle carceri utilizzati da Israele per interrogare i minorenni palestinesi. A ottobre scorso, la Commissione riportò che la stragrande maggioranza dei minori palestinesi detenuti nelle prigioni di Ofer e Megiddo sono torturati mentre si trovano detenuti e sotto interrogatorio.
La scorsa settimana, un video è stato condiviso sui social media documentando la violenta detenzione del quattordicenne Ali Jawarish mentre stava camminando verso casa al ritorno dalla sua scuola situata nel campo di Aida, a Betlemme, mostrando soldati israeliani che in maniera aggressiva mettevano il ragazzo nella parte posteriore della loro jeep. Alcuni testimoni hanno detto all’agenzia Ma’an di aver visto i soldati continuare a picchiare il ragazzo anche dentro il veicolo, prima di essere portato nel Compound Russo ed infine a Ofer.
Il 13 febbraio, la Commissione Palestinese ha anche riportato che il quindicenne Ahmad al-Khadour non ha ricevuto le cure necessarie mentre era detenuto nel centro di Ofer aggiungendo che, negli ultimi tre anni, il ragazzo soffre di leucemia, ha avuto un infarto, problemi ai piedi, vertigini e contrazioni dei muscoli delle sue dita.
I gruppi per i diritti umani hanno anche documentato ampiamente il maltrattamento, la negligenza, gli abusi e le torture inflitte ai minori palestinesi detenuti e le dure pratiche utilizzate durante gli interrogatori per estorcere a questi bambini le loro confessioni.
L’organizzazione Defense for Children International – Palestina ha dichiarato che la sua ricerca ha mostrato che almeno due terzi di minorenni palestinesi detenuti in Cisgiordania dalle forze israeliane ha subito violenze fisiche durante l’arresto.
Traduzione di Martina di Febo