La condanna, effettuata nell’ambito della “legge del taglione”, è stata eseguita in un carcere iraniano.
Un detenuto di un carcere a venti chilometri da Teheran, capitale dell’Iran, è stato privato dell’occhio sinistro: la condanna è stata eseguita nel rispetto della cosiddetta legge del taglione. L’uomo era stato ritenuto responsabile di aver attaccato con l’acido corrosivo la sua vittima, rendendola totalmente cieca. Il quotidiano locale Hamshahri e l’Iran Human Rights raccontano che il detenuto verrà privato anche dell’altro occhio, quello destro, dovrà pagare la “diyeh” (il “prezzo del sangue”) e dovrà scontare 10 anni di carcere. Secondo il quotidiano iraniano, l’occhio sinistro gli è stato estirpato martedì scorso, non è chiaro se da personale medico o del carcere Rajaishahr di Karaj. Secondo Mahmood Amiry-Moghaddam, portavoce di IHR, “le autorità iraniane hanno mostrato un altro lato della loro brutalità e la mancanza di condanna da parte della comunità internazionale rappresenta di fatto l’accettazione di tali barbarici atti”. Se venisse accertato che alla pratica ha partecipato personale medico, fa notare ancora Amiry-Moghaddam, avrebbero “rotto il giuramento di Ippocrate e non potrebbero considerarsi medici”.