L’OSPEDALE PSICHIATRICO GIUDIZIARIO
Muore a 30 anni nell’Opg:
è giallo. Ipotesi soffocamento
La denuncia dell’associazione Antigone: «C’è relazione
tra difficoltà di deglutizione ed effetti degli psicofarmaci»
L’Opg «Saporito» di Aversa
CASERTA – Un’altra morte nell’Opg di Aversa. A soli pochi giorni dal suicidio di un’internato, nella struttura del casertano muore un uomo di trenta anni. Secondo una prima ricostruzione, l’uomo sembrerebbe morto per soffocamento. Le indagini sono ancora in corso. L’uomo avrebbe avuto difficoltà a deglutire e sarebbe deceduto nel tardo pomeriggio di lunedì 9 maggio. A dare la notizia della morte è stato Dario Stefano Dell’Aquila, portavoce campano di Antigone, l’associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale.
«Questo anno – ha dichiarato Dell’Aquila – si è aperto con una sequenza drammatica e impressionante. In soli cinque mesi abbiamo registrato tre morti per suicidio e uno per cui è necessario approfondire le cause. Non è la prima volta che un internato muore per soffocamento. C’è una relazione tra le difficoltà di deglutizione e gli effetti degli psicofarmaci, per cui riteniamo siano necessari tutti gli accertamenti possibili».