Vercelli e Saluzzo – Cella incendiata e un agente aggredito

a“Sangue e violenza: è quel che caratterizza sempre più frequentemente le carceri del Piemonte, oggi affollate da oltre 3.670 detenuti e costantemente al centro delle cronache per il continuo verificarsi di eventi critici”.

Racconta quel che è accaduto nelle ultime ore Vicente Santilli, segretario regionale Sappe – il sindacato di Polizia Penitenziaria – del Piemonte: “Ieri a Saluzzo, verso le 18, un detenuto nordafricano, mentre veniva accompagnato in infermeria, ha aggredito senza ragione alcuna l’Agente di Polizia Penitenziaria preposto alla sorveglianza con violenti pugni al costato e al volto. L’Agente è stato immediatamente visitato dal sanitario dell’istituto e, accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per le necessarie cure del caso. 20 i giorni di prognosi”.

“Qualche ora dopo, intorno alle 23.30, nel carcere di Vercelli”, prosegue ancora Santilli, “un gruppo di detenuti ristretti al primo piano, Braccio detentivo “E”, sicuramente ubriachi con alcool autoprodotto attraverso la macerazione della frutta, davano in escandescenza. Uno di essi incendiava la propria cella; immediatamente intervenivano gli agenti preposti per spegnere l’incendio, al fine di salvaguardare la vita di un detenuto di nazionalità marocchina e ristretto nel carcere per il reato di pedofilia. Gli agenti cercavano di entrare nella stanza, ma questi, con una lametta, tentava di aggredirli. Con professionalità i poliziotti riuscivano a contenere il detenuto, che tentava in tutti i modi di sputare il proprio sangue contro gli agenti, poi accompagnati presso il nosocomio cittadino con prognosi da 5 a 11 giorni”.

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