ISPEZIONE DEL DAP AL CARCERE DI VELLETRI

vellellellelle(Velletri – Cronaca) – «Nella mattinata di lunedì 19 gennaio gli uomini del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria si sono presentati davanti il cancello del carcere di Velletri, a quanto pare per eseguire un’ispezione. Allo stesso tempo – si legge in una nota di Carmine Olanda segretario locale del Sippe – è doveroso rilevare che inspiegabilmente dalla sera del venerdì precedente a tale visita sarebbero state attivate tutte le procedure per rendere più puliti e ordinati i luoghi di lavoro e quelli detentivi. Sarà stata una visita annunciata? La visita “ispettiva” giungerebbe comunque alcuni giorni dopo la diffida inoltrata dal Segretario Generale del Sippe Alessandro De Pasquale al Direttore del Carcere di Velletri in merito ad una non equa gestione di quelle poche risorse umane presenti nell’istituto e al pericolo a cui è esposto il personale di polizia penitenziaria, vittima di un traballante coordinamento dei piani per la sicurezza, che potrebbe essere una delle cause dei continui eventi critici. La visita è stata anche preceduta da una nota del Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, inviata al Sippe il 15 gennaio scorso, che risponde alla diffida del sindacato con parole a difesa dell’operato della direzione del carcere. Il Sippe comunque sembra rimanere fermo nelle sue posizioni e con successiva missiva ha ribadito allo stesso Provveditore che il direttore del carcere, destinatario della diffida, nella sua qualità di soggetto con posizione di garanzia, dovrà attivare tutte le misure idonee e conformi al Decreto legislativo 81/08, per il ripristino delle condizioni di salubrità e sicurezza di tutti i luoghi di lavoro, specie quelli inseriti all’interno dei reparti detentivi». «In caso contrario – ha concluso il Segretario Generale del Sippe Alessandro De Pasquale — promuoveremo ogni utile azione innanzi alla competente Autorità Giudiziaria, abbiamo comunque già dato mandato al legale del sindacato, Avvocato Francesco Pandolfi del foro di Latina».

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