Sappe: “un male oscuro assedia il personale”

La decima guardia dall’inizio dell’anno.

Era assistente capo di Polizia Penitenziaria – ROMA, 8 nov 2014 – Ha scelto di togliersi la vita con un sacchetto di plastica, che stretto alla testa gli ha impedito di respirare. Cosi’ e’ morto oggi ad Ariano Irpino un Assistente Capo del Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei cinque Corpi di Polizia dello Stato italiano, in servizio nel carcere cittadino. Lo rende noto Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia.

sticazzi

Penitenziaria SAPPE. “E’ una tragedia costante, quella dei suicidi nelle file della Polizia Penitenziaria dall’inizio dell’anno – osserva -. Siamo nella media di un caso al mese, che quest’anno ha visto morire poliziotti a Vibo Valentia, Padova, Siena, Volterra, Novara, Roma, Saluzzo e ancora Padova. Ed e’ il secondo caso ad Ariano quest’anno. C.L, sposato e con una figlia, ha scelto di farla finita. Una tragedia, l’ennesima nell’indifferenza dell’Amministrazione Penitenziaria che non e’ in grado di assumere concrete iniziative contro questo ‘mal di vivere’”. Capece sottolinea che “negli ultimi 3 anni si sono suicidati piu’ di 35 poliziotti e dal 2000 ad oggi sono stati complessivamente piu’ di 100, ai quali sono da aggiungere anche i suicidi di un direttore di istituto (Armida Miserere, nel 2003 a Sulmona) e di un dirigente generale (Paolino Quattrone, nel 2010 a Cosenza).

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