Prigionieri – Condanne a 10 e 9 anni per Alfredo e Nicola + comunicati

cordatesaE’ stata emessa stamattina la sentenza  nei confronti di Nicola Gai ed Alfredo Cospito, primo grado in rito abbreviato, per il ferimento Adinolfi, da loro rivendicato in aula nella scorsa udienza del 30 ottobre , i compagni non hanno partecipato a quest’udienza.Queste le condanne: 10  anni ed 8 mesi ad Alfredo, 9 anni e 4 mesi a Nicola per attentato con finalità di terrorismo, art. 280 , con reato ostativo (impossibilità di avere accesso a benefici, domiciliari, semilibertà, ecc. viste riconosciute le finalità di terrorismo ).
La  valutazione del risarcimento richiesto dalle parti civili ( Stato Italiano, Ansaldo Nucleare ed Adinolfi stesso) è stata rimandata ad una eventuale causa civile.
La gup Giacalone si è dimostrata  completamente asservita alle tesi della procura secondo cui sussistono le finalita di terrorismo ed eversione dell’ ordine democratico  visto che, nella persona di Adinolfi ,amministratore delegato Ansaldo Nucleare, è stata colpita la Finmeccanica, azienda di stato, con interessi mondiali nella produzione di sistemi di controllo e difesa.
Nella certezza di dove realmente alberghino i reali produttori di terrore indiscriminato e morte, un forte abbraccio solidale a Nicola, ad Alfredo , a quanti non si piegano alle logiche del terrore proprie del dominio.

Per scrivere ai compagni:

Nicola Gai
Alfredo Cospito

C.C.Ferrara
Via Arginone 327
44122 Ferrara

nidieunimaitres@gmail.com

“Noi usciremo di qui bollati come terroristi, la cosa divertente è che potrete affermarlo senza sentirvi ridicoli: lo dice il codice penale. Quello che è certo, è che le parole non hanno più alcun significato; se noi siamo terroristi, come definireste chi produce armi, sistemi di puntamento per missili, droni, cacciabombardieri, equipaggiamenti per cacciare uomini che tentano di varcare un confine, centrali nucleari, che tratta alla pari con assassini in divisa e rinomati dittatori, insomma, come definireste Finmeccanica?”


Nicola Gai

“Adinolfi lo abbiamo visto sorridere sornione dagli schermi televisivi atteggiandosi a vittima. Lo abbiamo visto dare lezioni nelle scuole contro il “terrorismo”. Ma io mi chiedo cos’è il terrorismo? Un colpo sparato, un dolore intenso, una ferita aperta o la minaccia incessante continua, di una morte lenta che ti divora da dentro. Il terrore continuo, incessante, che una delle sue centrali nucleari ci vomiti addosso da un momento all’altro morte e desolazione. L’Ansaldo Nucleare e Finmeccanica hanno enormi responsabilità. I loro progetti continuano a seminare morte dappertutto, ultimamente si parla di possibili investimenti nel raddoppio della centrale di Kryko in Slovenia a due passi dall’Italia, zona a grande rischio sismico. In Cernadova, Romania, dal 2000 ad oggi, diversi sono stati gli incidenti procurati della dabbenaggine dell’Ansaldo durante la costruzione di una loro centrale. Quante vite spezzate? Quanto sangue versato? Tecnocrati di Ansaldo e di Finmeccanica dal sorriso facile, dalla coscienza “pulita”, il vostro “progresso” puzza di carogna, la morte che seminate per il mondo grida vendetta.”


Alfredo Cospito

fonte: rainews

Dieci anni e 8 mesi di reclusione per Alfredo Cospito e 9 anni e 4 mesi per Nicola Gai. Sono le condanne inflitte dal gup Annalisa Giacalone ai due anarchici responsabili dell’agguato a Roberto Adinolfi.

I due anarco-insurrezionalisti torinesi, accusati e rei confessi dell’attentato all’ad di Ansaldo Nucleare avvenuto a Genova il 7 maggio 2012, sono stati condannati con il rito abbreviato. Il giudice ha riconosciuto l’aggravante della finalità di terrorismo.

I pm Nicola Piacente e Silvio Franz avevano chiesto 12 anni per Cospito e 10 anni per Gai.

Soddisfazione è stata espressa dalla parte civile e dall’avvocatura dello Stato: “Questa sentenza – hanno detto – è la conferma che lo Stato c’è”.

“Questa sentenza ha confermato la bontà dell’impianto accusatorio”, il commento del procuratore capo di Genova Michele Di Lecce che ha affiancato i due pm durante la lettura della sentenza.

L’ad di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi “si aspettava da parte dello Stato una risposta come questa”, ha detto il legale di Adinolfi Corrado Pagano commentando la sentenza.


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