Se la cella diventa una vera e propria casa: detenuto riceve bollettino Imu

cordatesaE’ il quotidiano Il Giorno a raccontare questa vicenda che ha del paradossale.

Un detenuto proprietario di due appartamenti si e’ visto arrivare una richiesta di pagamento dell’Imu come se fossero seconde case: la cella in cui vive viene considerata come residenza..

L’ufficio tributi del Comune di Monvalle, in provincia di Varese, ha inviato a W.B., detenuto che sta scontando la pena nel carcere di Bollate, nel Milanese, una richiesta di pagamento Imu seconda casa per i due appartamenti di cui l’uomo risulta co-proprietario. Per il Comune, scrive Il Giorno, l’abitazione principale (quella su cui avrebbe diritto all’esenzione) e’ in via Cristina di Belgioioso 120, ovvero l’indirizzo del carcere.

Il detenuto W.B. non “ci ha più visto” dalla rabbia e si e’ rivolto all’ufficio del Garante lombardo dei carcerati, Donato Giordano, che ha definito la vicenda ”un’ingiustizia” spiegando che ”cercheremo di porvi rimedio”. Il difensore punta sul fatto che il detenuto non vanta un diritto reale sulla cella – come previsto dall’articolo 13 del decreto legislativo 201/2011 – che quindi non puo’ essere la sua ”dimora abituale”. Anche perche’, spiega Giordano, li’ l’uomo non ci sta certo per piacere.

Il Garante lombardo dei detenuti solleverà la questione giuridica con il Ministero dell’Economia e delle Finanze «per segnalare il fatto anomalo e soprattutto perché venga data un’interpretazione estensiva dell’articolo 13». In modo che una simile richiesta resti un’eccezione. Per ora lo è, almeno a giudicare dallo stupore di Grazia Mandelli, direttrice della casa circondariale di San Vittore: «È la prima volta che ne sento parlare in tanti anni — sorride amara — mi sembra davvero incredibile». In effetti, è così.

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