Voci di poesia dal carcere di Monza

cordatesaSi è concluso da pochi giorni il concorso di poesie rivolto ai detenuti della casa circondariale di Monza. Sabato mattina, 1 giugno, alla presenza del vicesindaco Cherubina Bertola e del direttore del carcere Maria Pitaniello, ventisette carcerati hanno letto le loro composizioni davanti ad un’attenta giuria. Nove di loro sono stati premiati.

La proposta è stata aperta dagli insegnanti della scuola CTP Confalonieri, che seguono l’educazione nelle carceri, e dall’associazione Zeroconfini Onlus, un’idea che è nata dal loro rapporto quotidiano con i detenuti. L’iniziativa si rinnova da qualche anno per dare opportunità sia agli alunni della scuola della carceri che agli altri detenuti di dare libero corso ai propri sentimenti sfruttando l’impulso benefico della creatività.

Venti uomini e sette donne hanno provato a riportare sulla carta i loro pensieri raccontando amori e avventure, vita di carcere e vita sognata. «Uscire con la poesia dalla cella – ha commentato Pitaniello – l’arte dello scrivere crea momenti di leggerezza nella giornata del carcerato, dà benessere oltre che possibilità di sfogo, attiviamo molte iniziative artistiche (fra cui l’annuale corso di musical che si chiuderà a breve con lo spettacolo finale ndr.) sempre con l’obiettivo di far vivere meglio i detenuti».

Sabato la giuria, composta da insegnanti e poeti monzesi, ha consegnato a tre donne e tre uomini un attestato di riconoscimento per la qualità della scrittura. Altre tre poesie sono state premiate nell’ambito del concorso “Isabella Morra” gestito dalla Casa della Poesia di Monza.

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