I ragazzi del carcere minorile Malaspina a scuola di surf

images (10)Ha avuto inizio il progetto sperimentale “Mana Project”, un programma di inclusione sociale incentrato sulla  Surf Therapy per cinque giovani, selezionati dall’Ussm del carcere Malaspina, tra i 14 e i 21 anni in situazioni di disagio sociale quindi a rischio devianza. L’iniziativa è promossa dall’associazione sportiva “Isola Surf” di Danilo La Mantia, istruttore e presidente dell’associazione, dall’architetto Paolo Pavone che ha redatto il progetto e con il coordinamento dello psicologo Martino Lo Cascio.

Il percorso durerà 2 mesi e coinvolgerà i ragazzi, in attività due volte a settimana. Il tutto organizzato senza l’ausilio di finanziamenti pubblici ma grazie all’impegno dei volontari che compongono lo staff di “Isola Surf” e delle attrezzature (tavole, mute da surf) che la scuola metterà a disposizione. Il programma prevede attività propedeutiche, presso la struttura carceraria, che introducono alla disciplina surf, ne spiegano i benefici psico-fisici e l’importanza del corretto atteggiamento e cura che bisogna manifestare nei confronti del mare e dell’ambiente circostante.

Il corso di surf verrà svolto in 8 incontri nel litorale di Isola delle Femmine presso il lido “Miramare”. Inoltre si svolgeranno attività di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente come la pulizia della spiaggia. Il materiale, raccolto durante le operazioni di pulizia, verrà utilizzato successivamente nell’attività di eco-laboratorio nelle quale gli operatori dello staff aiuteranno i ragazzi ad assemblarlo e a trasformarlo in altri oggetti, attraverso una attenta rielaborazione progettuale, con la finalità di sviluppare la capacità creativa dei partecipanti e concludere virtuosamente il ciclo dei rifiuti. Il momento finale sarà una mostra degli oggetti all’interno dei locali dell’Ussm.

Il progetto propone il surf come attività terapeutica e didattica la cui efficacia è basata sulla perfetta combinazione tra requisiti fisici e mentali stimolando la concentrazione, l’equilibrio e portando alla conoscenza dei propri limiti, diminuendo il tasso di aggressività. La “Surf Therapy” è un metodo per sentirsi meglio nel corpo e nella mente attraverso i benefici del mare, dello iodio presente nell’aria di mare e dell’esposizione al sole: è quindi una talassoterapia naturale. Il surf inoltre svolge una importante funzione educativa in quanto consente ai giovani di valutare meglio le conseguenze delle loro azioni: sbagliare vuol dire pagare le conseguenze su un onda come nella vita. In alcuni Paesi del mondo esistono già diversi progetti pilota rivolti a coloro che hanno subito disturbo post-traumatico da stress, i cui sintomi includono depressione, ansia e rabbia incontrollabile. Questo è il primo progetto sperimentale in Italia incentrato sul surf come terapia e a sostegno dei ragazzi maggiormente a rischio devianza.

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